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Gutturnio DOC

La storia e la nobiltà dei vini piacentini nel corso del tempo è ampiamente documentata fin dal primo millennio a.C. con l’emigrazione dalle palafitte lungo le rive del Po verso le colline e con la fondazione del centro di Veleia e l’impianto delle prime viti. In tempi più recenti, il nome Gutturnio compare nel 1938 su proposta dell’enologo Mario Prati, ma solo un anno è utilizzato sull’etichetta di una bottiglia. 

Nel 1967 il Gutturnio diventa una delle prime DOC d’Italia, e risale allo stesso anno il disciplinare che ne regolamenta la produzione, indicando, negli anni successivi, le varie tipologie. 

Il Gutturnio nasce dal matrimonio di due vitigni simbolo delle nostre terre: Barbera (55-70%) e Croatina (30-45%). La ricchezza delle declinazioni di questo nostro vino rende difficile l’indicazione di abbinamenti gastronomici; le tipologie ferme sposano la carne, dai bolliti agli arrosti, passando per gli stracotti e le grigliate, mentre le versioni mosse si prestano agli accoppiamenti con formaggi, salumi e primi piatti della tradizione piacentina.