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Biblioteca monumentale

La Biblioteca del Collegio Alberoni fu concepita dal fondatore come luogo ispiratore, per suscitare negli allievi l’amore per lo studio e il desiderio di conoscenza. 

Il perimetro della sala è interamente occupato dagli scaffali in noce settecenteschi, ornati da tarsie di radica, che si sviluppano a doppia altezza. Da subito il cardinale acquisì grandi quantità di libri con l’intento di arricchire rapidamente la dotazione libraria e grazie all’acquisto della biblioteca del cardinale Lanfredini Amadori giunsero in Collegio incunaboli e i preziosi testi galileiani, Istoria e dimostrazioni attorno alle macchie solari e loro accidenti (1613) ed il Sistema cosmicum, contenente il Dialogo attorno ai due massimi sistemi del mondo (1640). Le successive donazioni ed i costanti acquisti hanno portato a raggiungere un totale di circa 150 000 volumi. Vengono privilegiati i testi di filosofia e teologia, ma la particolare attenzione all’insegnamento delle materie scientifiche ha permesso la formazione di un cospicuo fondo con testi di matematica, astronomia, scienze naturali. 

Particolarmente significativo il lascito di fra Zaccaria Berta, insigne botanico francescano che lasciò al Collegio la propria biblioteca di storia naturale contenente testi a stampa e manoscritti, fra i quali spiccano sei rari volumi riccamente illustrati di G. Battista Morandi, pittore botanico ed esperto di farmacologia. 

Fra le donazioni novecentesche spicca la monumentale biblioteca di storia dell’arte e dell’architettura dell’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata, preziosa anche per le serie complete delle più prestigiose riviste d’arte e architettura italiane e straniere.


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