La località meno popolata della provincia piacentina, offre splendidi esempi della natura boschiva e intatta dell'alta Val Trebbia e della Val Boreca
Zerba è il più alto capoluogo della provincia di Piacenza, situato a 906 metri; nonostante la sua altitudine gode di un clima eccezionalmente mite, grazie alle montagne che lo abbracciano: il Monte Lesima, il Monte Alfeo, i Monti Carmo e Cavalmurone e il Monte Chiappo. Il torrente Boreca dà il nome alla breve valle, verde, profonda e suggestiva.
Secondo la leggenda Zerba fu fondata nel 218 a.c. da un gruppo di Cartaginesi rifugiatisi nel luogo dopo la diserzione dall’esercito di Annibale. Si dice che, per orientarsi, Annibale sia dovuto salire sul Monte Lesima per una mulattiera tutt’ora chiamata Strada di Annibale. In base a ciò, la tradizione vorrebbe che il toponimo derivasse, o comunque avesse la stessa origine, di quello dell’isola nordafricana Djerba. Più probabilmente deriva da gerbo (gerbido), ossia terreno coperto di sterpaglie, terreno incolto.
Nel 1164 il feudo fu concesso da Federico Barbarossa a Obizzo Malaspina; nel 1266 a causa di divisioni famigliari il paese fu aggregato al marchesato di Pregola dei Malaspina del ramo dello Spino Secco.
Oggi è possibile visitare la Chiesa di San Michele Arcangelo.
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